La Cestistica Ostuni ha archiviato il mese di marzo in crescendo, grazie alle due vittorie consecutive, con Taranto e Ruvo, che sembrano aver chiuso il momento grigio ormai alle spalle. In casa gialloblu però è vietato accendere facili entusiasmi perché è nelle prime settimane di aprile che si deciderà la stagione. Il rush finale post pasquale e i playoff pur matematicamente già raggiunti, dipenderanno anche dall’ultima partita della regular season, la trasferta di Altamura che sancirà la posizione finale da cui provare a spiccare il volo nei playoff. Certo era molto importante fare risultato in quello che era uno scontro diretto decisivo contro Ruvo, nel quale i gialloblu hanno sfoderato un’ottima prestazione, battendo la Talos e prendendosi due punti mai in discussione durante l’arco dei 40 minuti. Mattatore nella serata dello scorso 28 marzo, Vanni Laquintana, che con 45 punti è entra nella storia della Cestistica: nessuno prima di lui aveva segnato così tanto in Serie C. Solo Angelo De Leonardis (48 punti nella stagione 2012/13) aveva fatto meglio, ma in Serie D, mentre Brachon Griffin, nell’ottobre 2015, si era “fermato” a 42 sul campo dell’Invicta Brindisi. La vittoria con Ruvo ha regalato la certezza della posizione minima di classifica, cioè il sesto posto ipotecato con la possibilità di essere migliorato nell’ultima di campionato. Indipendente da quello che sarà l’avversario di turno, per l’Ostuni c’è la consapevolezza che se la squadra gioca con convinzione, carattere e voglia di lottare, non solo può giocarsela con tutti ma è potenzialmente superiore a tanti avversari. Se però non si scende in campo uniti e grintosi, si può perdere con chiunque, come dimostrato per tutta la stagione, quando l’altalena di emozioni vissute ha portato dalle vittorie con Ceglie e Corato ai sanguinosi stop con Manfredonia e Lecce, poi letali per la classifica finale. «Abbiamo recuperato alcune situazioni abbastanza complicate dal punto di vista della ‘salute’. Kasongo sta tornando quello di prima, Masciulli è rientrato in buona condizione, lo stesso Tanzarella ha recuperato dall’infortunio al ginocchio. Voi sapete che io non ho mai dato peso agli infortuni, però c’erano, quindi era innegabile che questo andasse a pesare – spiega coach Romano nel post partita col Ruvo – Ho detto ai ragazzi che si avvicinava il profumo dei play off: e quando si avvicina il profumo dei play off, evidentemente i giocatori vincenti non possono e non devono tradire. Quando riusciamo a giocare con intensità in difesa giochiamo di squadra, condividiamo i possessi e giochiamo le migliori situazioni possibili, è chiaro che riusciamo a fare dei passi avanti. Però attenzione, stiamo tutti calmi e rimaniamo con i piedi per terra. Questa è una squadra che è abbastanza brava ad esaltarsi, ma è anche abbastanza fragile, e di fronte alle difficoltà, come è successo tre o quattro settimane fa, si deprime con altrettanta facilità. Prendiamo atto dei progressi fatti in tutte le direzioni possibili, ma soprattutto rimaniamo con i piedi per terra perché questa mi sembra la strada giusta e non dobbiamo smarrirla deconcentrandoci o montandoci un po’ la testa». Sulla stessa lunghezza d’onda il patron Domenica Tanzarella: «Giocando tutti insieme si riesce anche ad esaltare le doti di Laquintana, di Kasongo e di tutti quanti. Se capissero questa cosa che apparentemente è abbastanza semplice, però poi a metterla in atto, ogni volta, c’è qualche meccanismo che salta, c’è qualche muso lungo di qualcuno che si offende perché non ha avuto 105 palloni ma soltanto 104. I campionati nei playoff cominciano di nuovo da zero: noi dobbiamo fare di tutto per attualizzare tutte le potenzialità che ha questa squadra».