Via al decentramento
Addio Palazzo San Francesco: nuova sede per gli uffici dei servizi demografici, trasferiti dal 4 ottobre scorso al civico 59 di via Filangieri, nell’edificio che sino a qualche anni fa ospitava la Pretura e che adesso si appresta ad accogliere la sede distaccata del Comune di Ostuni. Sono stati trasferiti in via definitiva gli uffici di Stato Civile, Anagrafe ed Elettorale, operativi al piano terra della struttura, all’interno della quale si stabiliranno successivamente anche gli uffici di riferimento per i settori di Turismo, Commercio e Servizi sociali, nonché il Comando di Polizia Municipale. Chiuso dal novembre del 2014, lo stabile di via Filangieri in questi anni è stato ristrutturato e adattato alle nuove esigenze di utilizzo degli uffici che sinora hanno trovato collocazione all’interno del Chiostro di Palazzo San Francesco. Destinando i locali dell’ex Tribunale al Comando di Polizia Municipale e ad alcuni uffici comunali, sarà possibile per gli agenti e i dipendenti interessati avere a disposizione uno spazio più adeguato all’attività lavorativa quotidiana, mentre per i cittadini ci sarà il vantaggio di raggiungere con più facilità la nuova sede e usufruire di un ampio parcheggio. Un’ulteriore conseguenza positiva del trasferimento, sarà la sostanziale riduzione del traffico cittadino nei pressi di Piazza della Libertà. «Trova così attuazione un altro punto importante del programma amministrativo proposto cinque anni fa in campagna elettorale. Un risultato – dichiara il sindaco Gianfranco Coppola – che verrà perfezionato dalla ristrutturazione definitiva e completa di Palazzo San Francesco. Prende forma la visione di questa amministrazione, che si prefigge di proseguire a breve con la messa a norma del vicino edificio storico che è stato sede prima dell’ex Circolo Cittadino, poi del Gal Alto Salento 2020 Srl, ora collocato presso il Centro Polifunzionale allestito all’ex macello. Nella struttura di via Cattedrale si intende predisporre la sala in cui verrà celebrato il Consiglio comunale e il trasferimento di altri uffici comunali, sì da trasformare infine Palazzo San Francesco in una più opportuna sede di rappresentanza e, più in generale, in un prestigioso contenitore culturale».