Un momentaneo periodo di appannamento ha colto di sorpresa la Cestistica Ostuni e tutti i suoi tifosi, protagonisti di un avvio di 2017 poco in sintonia con la superlativa prima parte di campionato disputata in Serie C Silver. Il girone di andata ha infatti visto capitan Tanzarella e compagni imporsi all’attenzione di tutti a suon di vittorie, ben undici a fronte delle sole quattro sconfitte. Un ruolino di marcia che ha messo l’Ostuni stabilmente sul podio e che si è protratto anche dopo il giro di boa con ben quattro vittorie consecutive ottenute ai danni di Francavilla, Vieste, Manfredonia e Bari. 
A segnare il momentaneo break è stata la supersfida del Paladileo, tana di quell’Udas Cerignola capolista in fuga e nota “bestia nera” della truppa gialloblu che non è mai riuscita a prevalere nel confronto diretto. In realtà però, forse mai come quest’anno, il risultato è stato in bilico, tanto nella gara di andata quanto in quella di ritorno, perché se in tutto il campionato, in 20 partite i biancoazzurri hanno praticamente sempre vinto (19 vittorie, l’unica sconfitta a Nardò), il loro oggettivo spessore tecnico li ha portati a successi ottenuti sempre con largo distacco, in partite senza storia, eccezione fatta per le due sfide con l’Ostuni. Se però all’andata al PalaGentile la Cestistica aveva letteralmente buttato via la vittoria, andando avanti anche di 16 punti per poi subire la rimonta nell’ultimo periodo, quella giocata a Cerignola è stata tutta un’altra musica, con l’Udas che ha tentato di prendere il largo e che ha trovato invece la pronta reazione dei gialloblù, capaci prima di riavvicinarsi e poi di rosicchiare punti fino al sorpasso. Il maggior merito dell’Ostuni è stato quello di non mollare mai, restando sempre concentrata contro una squadra fortissima. In una gara che ha fornito spunti notevoli dal punto di vista tecnico, tra due roster che potrebbero tranquillamente disputare una Serie B di metà classifica, con qualche stella su tutte: le due coppie di americani, ma anche Manchisi, Teofilo e Vorzillo contrapposti a Marchetti, Scarponi e Lillo Leo. Un match bellissimo, un vero e proprio antipasto di playoff chiuso con la vittoria Udas per 94 a 90. Ma dopo quella convincente prestazione a chiudere un mese di gennaio agrodolce sono arrivate due inattese sconfitte con Martina ed Altamura, che aldilà del risultato finale hanno raccontato di una squadra lontana parente della solita. Per invertire la rotta la società gialloblu ha comunicato con soddisfazione di aver ingaggiato come capo allenatore della prima squadra Sergio Carolillo, che guiderà l’Area tecnica fino alla fine della stagione. La società ha inoltre ringrazia di cuore Antonio Capozziello, rimasto nello staff come vice, per il lavoro svolto con entusiasmo e per gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi mesi. Sergio Carolillo non ha bisogno di presentazioni: storico allenatore della Virtus Molfetta tra B2 e A Dilettanti, in molti lo ricorderanno come coach di quella squadra che, con Maggi, Leo e soprattutto Teofilo, contese nella primavera del 2008 la promozione in A Dilettanti all’Assi Basket Ostuni di Giovanni Putignano. Allenatore di grande esperienza, per la società gialloblù Carolillo può essere l’uomo giusto per rilanciare la Cestistica verso i suoi obiettivi di questa stagione.
