Il Sindaco Coppola rilancia, l’esecutivo tecnico non si tocca e se si vota mi ricandido.
La scena politica ostunese è animata delle divergenze tra opposizione, maggioranza e forze che la appoggiano. Già all’inizio del mese scorso, stando a rumors e agitazioni, alcune parti in gioco manifestavano l’esigenza di archiviare la fase ritenuta di emergenza, quella iniziata nell’estate di un anno fa, quando si rese necessario l’azzeramento della giunta con l’innesto di un esecutivo ribattezzato “tecnico”, in favore di una ridefinizione degli assetti amministrativi e politici. L’ultimo consiglio comunale di fine novembre con tanto di assenza dei consiglieri di Area Popolare ha confermato alcune inquietudini. Andando con ordine, nei primi giorni di novembre Coppola ha reso noto di essere ben fermo sulle sue posizioni, ma aperto ad accogliere qualsiasi istanza purché mirata all’interesse della collettività e della sua Ostuni. Durante un confronto con la stampa locale infatti, Coppola aveva elencato i successi conseguiti grazie all’impegno di una compagine competente e capace seppur inedita, evidenziando come in fondo, l’apertura alla collaborazioni con forze politiche diverse dalla propria, sia sempre stata mirata al bene della Città bianca. A distanza di pochi giorni poi, dopo un confronto con la maggioranza lo stesso primo cittadino ostunese ha ribadito il concetto secondo cui, come si suol dire in certi casi, squadra che vince non si cambia, e dunque che non sussistevano le condizioni per un compromesso politico che andasse a sostituire la giunta tecnica formata nell’agosto 2015. L’esecutivo infatti, come più volte ribadito, andrà avanti fino al prossimo agosto 2017, cioè fino alla scadenza dei due anni dalla sua istituzione. Martedì 22 novembre il consiglio si è riunito in una sessione straordinaria per approvare otto punti all’ordine del giorno (sei approvati e due rimandati), un appuntamento in cui il dibattito si è animato sullo stesso argomento che scaldava già l’arena politica da settimane. Tra gli argomenti trattati la presa d’atto e la nomina del rinnovato Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2017/19, la votazione sulla variazione al Bilancio di Previsione Finanziario del Museo Civico e l’approvazione del programma comunale per il Diritto allo Studio nell’anno 2017. L’approvazione della relazione alla Variazione al Bilancio di Previsione Finanziario 2016/18 del Comune di Ostuni, è stata preceduta da un lungo dibattito tra maggioranza e opposizione, chiuso dalla decisa presa di posizione sindaco Coppola che si è detto orgoglioso di dare il proprio contributo alla cittadinanza soprattutto nel rendere Palazzo di Città trasparente. Sull’assenza dei consiglieri di Area Popolare, ha inoltre assicurato di non voler interrompere il dialogo con chi ha condiviso un percorso comune (Area Popolare che ha poi dichiarato di non volere poltrone ne di voler sfiduciare il Sindaco, ma di voler voce in capitolo nelle scelte delle attività amministrative). Con il PD Coppola ha confermato la sussistenza di un accordo programmatico, ed ha poi ribadito che proverà a chiarirsi con il consigliere Continelli, esponente di Forza Italia che ad inizio novembre ha lasciato la maggioranza passando all’opposizione, poiché allargata alla sinistra e dunque abitata da orientamenti politici non condivisi. «La nostra nave fortunatamente ha un conducente davvero esperto – ha poi concluso il sindaco – ho navigato ovunque e so perfettamente dove devo portare questa nave. Posso andare a testa alta di fronte a tutti, perché non ho mai perseguito i miei interessi privati, come quanti nella mia famiglia mi ha preceduto. Non accetto critiche da chi crea scompiglio dall’interno e dall’esterno e sono predisposto a qualsiasi soluzione, anche a nuove votazioni. Io sarò pronto a ricandidarmi, solido nella mia onestà intellettuale. Per chi mi fa opposizione è facile dire che non c’è un progetto, quando purtroppo siamo impegnati ad aggiustare una situazione degradata proprio da loro. Vorrei che ci si soffermasse su quanto sia cambiato il modo di amministrare questo comune». A scompaginare lo scenario, riflessi del referendum a parte, potrebbero essere le scelte dell’ex sindaco Domenico Tanzarella, più che mai tentato, anche in caso di elezioni nella primavera 2017, dal ricandidarsi alla guida della città.