Ho cominciato a fotografare con una Comet Bencini di plastica, aveva tre diaframmi e tre tempi più la posa bi. Ho fatto foto bellissime con quella macchina, ero ragazzo. Qualche anno dopo, in estate, andai a fare il cameriere e con i soldi guadagnati comprai una Yashika, bellissima e fantastica! Ho cominciato così, per passione e per diletto. Salvatore Valente, 60 anni, fotografo ad Ostuni ma soprattutto fotoreporter e nel profondo del suo cuore…artista. Parla piano, timidamente, è parsimonioso con le parole ma gli occhi si accendono subito, intanto guardo la copertina del catalogo della Biennale di fotografia di Berlino 2016, la foto in copertina è di Salvatore Valente. E’ un grande onore avere quella copertina. Ha girato il mondo per dieci anni come capitano di lungo corso nella marineria civile italiana, si imbarcò dopo la maturità al nautico di Brindisi. Ad un certo punto ha voluto smettere, si è fatto una famiglia, una casa, un’attività ma la passione per la fotografia vera non è scomparsa. Ha continuato a viaggiare. Posti straordinari e sconosciuti, ha continuato a nutrirsi di immagini, di volti, di storie, di vite, di sorrisi, di povertà, di bellezza, di sole, di luce. Sì luce, perché infine un fotografo è di essa che si nutre. Tanto è più forte la luce tanto è più forte l’ombra; per fotografare bisogna conoscerle a fondo entrambe. Molti nella nostra città lo conoscono come fotografo più o meno bravo, matrimoni, cresime, carte d’identità… ma qui voglio parlare di lui come di un fotoreporter eccezionale e di un artista dal cuore grande. Non è uno che si veste alla moda, con gli scarponi da trek o il codino vichingo che spunta da sotto il cappello a falde larghe. A vederlo sembra un pacato signore che si appresta ad andare a prendere i nipotini dalla scuola…ma così non è. Quando agguanta la sua Nikon le mani cominciano a diventare calde, sudano, diventa frenetico, gli scatti corrono uno dietro l’altro ma lui sa già dove vuole arrivare, sa già come sarà quella foto, la luce, la luce la luce….. Le sue foto sono semplici, senza maschere, senza distorsioni grandangolari e ruffiane, senza effetti speciali a trecento all’ora. Luce, ombra, ossa, carne, occhi, mare, terra, giorno, notte, sogno, realtà… ed un desiderio di catturare la vita che non ha mai fine. Di seguito mi permetto di elencare solo le ultime cose del 2018, chiunque potrà vedere di più e conoscere di più di questo artista sul suo profilo fb. E non è poco.
– Black and White Spider Awards 2018 2° Classificato Premio di ECCELLENZA
– FIIPA – Fiof Italy International Orvieto Awadrs 2018-Menzione D’ONORE Categoria Popoli
– BARCELLONA – 5 Biennale Foto Arte 2018