Lieto fine al PalaCeleste: la Pallavolo 2000 Orthogea Ostuni vince anche la finale di ritorno e raggiunge la sua prima storica promozione in Serie B. Una notte indimenticaBile, un mercoledì da leoni quello vissuto lo scorso 25 maggio in un PalaCeleste che nelle ultime roventi sfide della stagione si è riempito come mai prima d’ora. Le brillanti stelle della Città bianca hanno illuminato un cielo riempito da un’immensa luna tinta di gialloblu. I colori di un paese intero, i colori indossati e sventolati da atleti, tifosi, amici, amici di amici, simpatizzanti, affezionati. I colori della Pallavolo 2000 Ostuni che con la formazione targata Orthogea ha realizzato il suo sogno più grande, quello di una promozione storica in Serie B, raggiunta a suon di vittorie ottenute nel campionato di Serie C con una squadra costruita e modellata sul proprio vivaio, nel segno della piena ostunesità di cui è da anni portavoce. Dopo un campionato concluso sul primo gradino del podio nel girone B (primato condiviso ex aequo con il Galatina poi primo per classifica avulsa) l’Orthogea ha concluso l’anno con un’esaltante scalata al rush finale dei playoff, in cui ha battuto in gara secca la formazione del Grumo Appula prima dei doppi confronti con Molfetta e Taranto, e della finalissima con il Sammichele di Bari. In gara uno, in trasferta, con un numeroso gruppo di tifosi al seguito, l’Ostuni si è imposto per 3 set ad 1, mentre in gara 2 non c’è stata storia e il 3 a 0 finale ha fatto esplodere il tripudio nella bolgia gialloblu del PalaCeleste. Una serata memorabile, non capita spesso di raggiungere risultati del genere, ed è ancor più raro che siano raggiunti in casa propria. Una festa totale nel segno di un gruppo di ragazzi orchestrati da un duo di allenatori giovani ma già d’eccellenza, Giacomo Viva e Roberto Bianchi. Mister Viva, uno che ha giocato per un ventennio in Serie A negli anni d’oro della pallavolo italiana, nell’immediato dopo gara ha scansato tutti i meriti come solo un uomo della sua umiltà e del suo stile poteva fare: «No io non ho fatto nulla, sono stati i ragazzi. Sono stati grandi, il merito è tutto loro, in campo ci vanno loro, hanno superato grandissime difficoltà e sono stati veramente grandi oltre che come giocatori come persone e come uomini». Fatica a contenere l’entusiasmo coach Bianchi, secondo allenatore, assistente, scoutman e all’occorrenza preparatore atletico: «Una stagione incredibile! Non me l’aspettavo! È stato un bel regalo questa serata davanti al nostro pubblico! Sono contentissimo per me, per Giacomo, che è stato un grande alla sua prima esperienza! Per tutti questi ragazzi con cui abbiamo sofferto alla grande ma alla fine ce l’abbiamo fatta». Chi proprio non riesce a contenere l’emozione e a proferir parola è un commosso presidente Angelo Blasi: «Il lavoro di tutti ha permesso di realizzare questo sogno. Grazie a tutti. Devo ringraziare veramente tutti! Grazie, grazie, grazie». Il suo vice, Enzo Polignino: «E’ una serata fantastica, perché questa promozione è stata un sogno da sempre coltivato e dopo tanto tempo è arrivata. Sono felicissimo per la squadra, per tutto e tutti. Ostuni merita una serie B e sono convinto che il nostro progetto andrà avanti sempre alla grande». È stato dunque il successo dei singoli protagonisti dentro e fuori dal campo, del gruppo, di una società che porta avanti un movimento pallavolistico da oltre un ventennio, attraverso una programmazione che ha permesso di raggiungere questo risultato con una squadra di atleti quasi interamente composta da atleti del vivaio. Numeri sciorinati dal team manager Emilio Iaia: «E’ stata una serata fantastica come è stato fantastico tutto l’anno. Un anno sicuramente complicato, difficile, però siamo riusciti a superare tutti gli ostacoli. Questo progetto parte da lontano, il nostro movimento merita la Serie B e la merita Ostuni. Ci eravamo ripromessi di riportare una squadra in B lavorando sui nostri giovani. Vi voglio dare alcuni numeri: di questa squadra, composta da 13 atleti, 8 sono di Ostuni, 12 provengono esclusivamente dal nostro settore giovanile. Pertanto questa è una vittoria dell’intero movimento, parliamo di dodici campionati, 150 partite l’anno, titoli provinciali, qualche finale nazionale. Questa è la nostra pallavolo. Adesso comincia il difficile, speriamo che il paese ci stia vicino e che chiunque sia venuto al PalaCeleste in queste ultime partite, ne sia rimasto stregato come lo siamo noi». E tra i commenti che hanno segnato questa pagina di sport, non si può non che concludere con le parole della mascotte di casa, il giovane libero Francesco D’Amico: «E’ stata una stagione strepitosa! Mai fatta una cosa del genere! Spettacolo! Spettacolo puro!». Uno spettacolo indimenticaBile.