La xylella fastidiosa avanza verso il nord della Puglia. In totale sono 61 i nuovi alberi ritrovati infetti nelle province di Brindisi e Taranto a seguito del monitoraggio avviato ad agosto: 2 a Fasano, 1 a Ostuni, 1 a Francavilla Fontana, 1 a San Michele Salentino, 15 a Carovigno, 20 a Ceglie Messapica, 6 a San Marzano di San Giuseppe e 15 a Montemesola. «Da sempre sosteniamo che la Xylella non avrebbe atteso i tempi della politica, della burocrazia e della giustizia» – sottolinea il vicepresidente della Cia Agricoltori Italiani di Puglia Giannicola D’Amico – aggiungendo che «i nuovi focolai ritrovati a Montemesola e San Marzano, purtroppo, confermano come anche in provincia di Taranto vi sia un consolidamento delle infezioni». «Non bisogna abbassare la guardia. Speriamo – rileva – che le altre decine e decine di alberi per i quali si attendono le analisi sia a Fasano che nel resto dei territori monitorati, sia in provincia di Brindisi che in provincia di Taranto, risultino negativi, altrimenti la situazione si comprometterà ulteriormente». La Cia Agricoltori auspica «che sul fronte eradicazioni, al momento unica azione preventiva possibile insieme alle buone pratiche e ai trattamenti fitosanitari, si proceda speditamente sia per l’espianto dei 650 ulivi già oggetto di decreto di abbattimento sia per i nuovi focolai riscontrati dalle ultime analisi. Come auspichiamo – conclude D’Amico – anche che la Regione Puglia vari, senza perdere altro tempo, le linee guide per i sovrainnesti degli ulivi monumentali». I quattro sindaci dei Comuni ricadenti nel territorio della Piana degli olivi monumentali, intanto, hanno inviato una lettera alla neo ministra all’agricoltura Teresa Bellanova. Missiva che i primi cittadini di Ostuni (Guglielmo Cavallo), Carovigno (Massimo Lanzillotti), Fasano (Francesco Zaccaria) e Monopoli (Angelo Annese), hanno firmato insieme ai presidenti dei Parchi naturali di Torre Guaceto (Corrado Tarantino) e Dune Costiere (Enzo Lavarra), nonché ai presidenti dei Gal Alto Salento (Gainfranco Coppola) e Valle d’Itria (Tommaso Scatigna). In primo piano, la richiesta urgente di politiche mirate concretamente alla tutela di un paesaggio storico che è il segno rappresentativo della terra di Puglia, e l’invito a prendere personalmente visione dello stato di salute degli uliveti che abbracciano la piana secolare . «Ci fa ben sperare – scrivono – che nelle priorità del suo programma vi sia l’emergenza Xylella. Siamo sicuri che in tale quadro Lei avrà uguale riguardo per salvare la Piana degli olivi monumentali, iscritta nel Registro dei Paesaggi Rurali Storici del Mipaaf, che si unisce per continuità territoriale con la Valle d’Itria e la sua bellezza paesaggistica. L’obiettivo di rigenerazione del paesaggio olivicolo del basso Salento è scelta di grande speranza, e va di pari passo con quello di evitare qui e ora che sulla Piana si abbatta la furia distruttiva del contagio Xylella. Urgono a questo fine misure immediate per continuare il monitoraggio sistematico e per la sperimentazione del sovrainnesto delle cultivar resistenti. E allo stesso tempo occorrono modifiche dei Psr per inserire misure compensative delle attività agricole che concorrono alla salvaguardia di questo patrimonio unico. Con queste aspettative le rivolgiamo fiduciosi un invito per una sua visita e presenza sul nostro territorio». Sono state già adottate, nel frattempo, le determine dirigenziali regionali per l’estirpazione degli ulivi infetti a Carovigno (14), Ostuni (1), San Vito dei Normanni (1), Taranto (14), Carosino (1) e Fasano (2). Analoghe determine adottate anche per le piante infette riguardanti Ceglie Messapica, San Michele Salentino e Francavilla Fontana. «C’è la necessità di evitare il ripetersi di clamorosi errori del passato – dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio Fabiano Amati – per provare a scongiurare il dilagare del batterio nella Puglia centrale e così non aver nulla di cui rimproverarsi. Per questo motivo, auspico che i sindaci dei comuni interessati, a cui sono stati notificati gli atti d’estirpazione, collaborino con la Regione Puglia, assistendo i proprietari delle piante infette nella più rapida e preferibile esecuzione volontaria dei provvedimenti ». Il procedimento d’esecuzione prevede, infatti, l’estirpazione volontaria degli alberi infetti, che può avvenire con le seguenti modalità: manifestazione della volontà d’estirpare volontariamente entro 10 giorni dalla data di notifica, attraverso la compilazione e l’invio (anche a mezzo pec mail) di un modulo scaricabile su www.emergenzaxylella.it; comunicazione, almeno 5 giorni prima dell’avvio dei lavori, della data d’estirpazione, che deve comunque avvenire entro 10 giorni dalla data di comunicazione della volontà di estirpare; effettuazione dei trattamenti fitosanitari preventivi autorizzati (Acetamiprid, Deltametrina, Fosmet o Prev-Am); estirpazione con mezzi meccanici; distruzione in loco della parte frondosa dell’albero, separata dal tronco, mediante trinciatura o (se consentito) bruciatura; obbligo di comunicazione alla Soprintendenza di eventuali ritrovamenti fortuiti d’interesse archeologico.